Rincaro prezzi materie prime: a che punto siamo

La filiera della produzione di imballaggi in cartone ondulato è stata messa a dura prova dal rincaro dei prezzi delle materie prime. La carta riciclata è diventata una merce difficile da reperire, mettendo in crisi l’intero settore della produzione del packaging.

Da cosa è causato il rincaro delle materie prime?

La pandemia di Covid-19 ha stravolto il settore produttivo, costringendo le aziende a cambiare la filiera di distribuzione puntando principalmente sulla vendita online. Allo stesso tempo, se pensiamo alle aziende operanti nel settore della ristorazione, queste ultime sono sopravvissute grazie alla possibilità di attuare modalità di vendita attraverso la consegna a domicilio e l’asporto.

Il risultato finale? L’aumento della richiesta di packaging ad hoc per far fronte alla nuova richiesta di spedizioni. Allo stesso tempo, l’attenzione del consumatore si basa sostanzialmente sull’acquisto di generi di prima necessità e di strumenti tecnologici per poter continuare la propria attività lavorativa in smart working, o per consentire ai bambini di continuare a studiare tramite la DAD.

Tutto questo ha portato a un minor conferimento di materiali, come appunto la carta, presso il macero. Proprio il prezzo della carta da macero ha registrato un incremento vertiginoso, passando dagli 11 euro a tons stimati a febbraio 2020 agli attuali 140 euro a tons. Anche la cellulosa pura ha registrato un rincaro, anche se più sensibile.

Quali sono i settori che hanno messo a dura prova la filiera del packaging?

Tra i settori che più di tutti hanno stressato la filiera produttiva troviamo principalmente quello farmaceutico e l’alimentare. L’approvvigionamento senza l’effettivo consumo delle risorse ha causato uno squilibrio nella filiera del riciclo, costringendo i fornitori di carte riciclate a diminuire la propria capacità produttiva.

Tutto questo, ovviamente, ha avuto un impatto notevole sui costi, che si registra a livello del prodotto finito. Tutti i fattori finora elencati, infatti, hanno costretto le cartiere ad aumentare i propri prezzi dal 5% al 10%, con ripercussioni sul costo finale in quanto il packaging rientra a tutti gli effetti nel prezzo del prodotto.

Conclusioni: packaging e settore produttivo, perché gli ambiti sono fortemente coesi?

Non è pensabile pensare a un prodotto senza il packaging, soprattutto per quanto riguarda alcuni settori industriali.

La crisi del packaging ha un impatto su tutte le filiere produttive contribuendo ad aumentare i prezzi, riducendo la competitività dei prodotti e rischiando di ridurre la shelf life.

In tal senso, si rende necessario un intervento che venga incontro alle esigenze del settore cartario, affinché quest’ultimo possa mantenere una produzione sostenibile, ecologica e competitiva.

Una sfida che deve essere accolta dalla filiera cartaria italiana, per continuare ad offrire prodotti di alta qualità per il packaging in cartone ondulato.