Intelligent packaging: cos’è e quali sono le sue caratteristiche

Quando parliamo di packaging non ci riferiamo solo ed esclusivamente a un sistema di protezione del prodotto, ma possiamo fare accenno anche a una serie di funzionalità avanzate che vanno a prolungare la shelf life.

Questo vale in particolar modo per il packaging alimentare, che consente di allungare il più possibile la conservazione dei cibi e fornisce degli indicatori sullo stato di salubrità del prodotto. In tal caso, si sente parlare sempre più spesso di “intelligent packaging”. Questo concetto sarà approfondito nei prossimi paragrafi.

La shelf life di un prodotto da cosa dipende?

La shelf life di un prodotto dipende in primis dalla sua qualità. Quando parliamo di qualità ci sono diversi fattori da tener presenti, tra cui:

  • le condizioni di produzione;
  • la selezione delle materie prime;
  • controlli sulle fasi di lavorazione;
  • svolgimento delle attività in locali sanificati;
  • utilizzo di attrezzature pulite e funzionanti;
  • temperatura degli ambienti di lavorazione;
  • temperatura degli ambienti per lo stoccaggio;
  • temperatura degli ambienti destinati al trasporto del prodotto;
  • capacità del personale di lavorare secondo le normative igienico sanitarie previste per garantire la salubrità del prodotto.

Un discorso a parte merita il packaging: un adeguato confezionamento, infatti, consente la protezione del prodotto da fattori quali umidità, luce, ossigeno e così via.

In quest’ambito, le soluzioni per la conservazione dei cibi sono svariate e parliamo generalmente di:

  • sottovuoto;
  • confezionamento in atmosfera modificata;
  • utilizzo di additivi.

Grazie ai progressi fatti nell’ambito della creazione di packaging maggiormente performanti, abbiamo diverse tipologie di imballaggio che vengono definite active, smart o intelligent a seconda delle caratteristiche presentate.

La loro denominazione ci fa già presagire la loro funzione e il ruolo nella conservazione dei cibi e nel prolungamento della shelf life; quindi, nel prossimo paragrafo scenderemo ulteriormente nel dettaglio per illustrare le caratteristiche di ciascuna tipologia di packaging.

Imballaggi intelligenti: le loro caratteristiche e differenze.

Gli imballaggi più sofisticati per la conservazione del cibo ci consentono di trarre informazioni preziose già a partire dall’esterno della confezione. Vediamo in che modo si esplicano queste funzioni, che possono essere d’aiuto al consumatore ma anche agli addetti ai lavori, per capire se vale la pena o no esporre un prodotto in base agli indici di qualità mostrati dal packaging.

Quando parliamo di intelligent packaging ci troviamo di fronte a un particolare tipo di imballaggio che fornisce indicazioni sulle condizioni di conservazione e sulla qualità. L’intelligent packaging, pertanto, consente attraverso degli indicatori esterni di informarci sul livello di deterioramento e di sicurezza di un alimento. Tutto questo è possibile tramite particolari inchiostri che reagiscono in base a condizioni di sollecitazione dovute a cambi di temperatura, calore o umidità.

Ci troviamo in presenza di un active packaging o packaging attivo quando quest’ultimo interagisce con l’alimento o con l’ambiente circostante. Per maggiori informazioni puoi leggere il nostro articolo: Cosa si intede per packaging attivo.

Infine, lo smart packaging garantisce condizioni d’uso che potremmo definire alternative. Nel dettaglio, queste tipologie di imballaggio possono essere dotate di valvole per espellere CO2 o anche il vapore, quando si tratta di alimenti che possono essere cotti al microonde nella confezione originaria.

Packaging intelligenti: normativa ed efficacia.

I packaging intelligenti devono rispettare i requisiti generali previsti per legge ed essere esplicitati nel regolamento quadro n. 1935/2004, soprattutto se questi sono a contatto diretto con gli alimenti.

Per quanto riguarda invece le best practices riguardanti la fabbricazione dei materiali e degli oggetti destinati a venire in contatto con gli alimenti, dobbiamo far riferimento al regolamento CE n.2023/2006. In particolare, la normativa è concepita affinché il packaging sia elaborato secondo regole rigorose, che evitino il processo di migrazione di sostanze dall’imballaggio al prodotto.

Per quanto riguarda i requisiti che devono avere i packaging di tipo intelligente, la norma è fissata dal regolamento CE n.450/2009. In questo documento si rendono noti i materiali e oggetti attivi che possono venire a contatto con prodotti alimentari. Le sostanze e i materiali sono inclusi in un elenco varato dall’EFSA che ne garantisce salubrità e sicurezza.

Tuttavia, un packaging è realmente sicuro ed efficace quando il suo utilizzo è conforme alle regole anche dopo l’acquisto. Per questo è necessario sempre controllare che l’imballaggio sia integro e intatto. Infine, il consumatore ha il dovere di seguire le indicazioni di conservazione per non inibire le funzionalità del packaging stesso.

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