I falsi miti sulla produzione di carta e cartone

Ci sono diversi falsi miti che riguardano la produzione di carta e cartone. Molto spesso alcune di queste informazioni possono diventare scuse per non fare la raccolta differenziata come si dovrebbe oppure un’occasione per demonizzare gli imballaggi in cartone.

La carta è uno dei materiali più sostenibili per quanto riguarda la sua produzione, grazie all’impiego di energie rinnovabili, e la gestione delle risorse che segue dei criteri rigorosi in Italia e in Europa. Vediamo quali sono i principali falsi miti che riguardano la carta e la sua produzione.

La produzione di carta distrugge le foreste

Quest’affermazione non è corretta. La carta viene prodotta da foreste gestite responsabilmente. Il legname che viene tagliato per la produzione di carta è circa il 12% sul totale.

La deforestazione è spesso conseguenza della necessità più o meno comprovata e utile di ampliare i terreni destinati all’agricoltura. Pensiamo ad esempio ai danni causati dalla coltivazione intensiva di alcuni prodotti come l’olio di palma e l’avocado, che sottraggono spazio alle foreste.

La carta prodotta in Europa viene ricavata da foreste gestite in maniera sostenibile. La carta proveniente da queste fonti può essere riconosciuta tramite le certificazioni che contrassegnano il prodotto finito.

In particolare, il legname dal quale si ricava la carta proviene dallo sfoltimento degli alberi. Per questo motivo è necessario mantenere le foreste sempre in buona salute. In tal senso, per ogni albero tagliato ne vengono ripiantati tre per fare in modo di avere una continua rigenerazione delle foreste.

La produzione di carta spreca l’acqua.

L’industria della carta si è evoluta con processi sostenibili. Se consideriamo che in passato per produrre una tonnellata di carta occorrevano cento metri cubi di acqua, mentre ora si usano circa 24 metri cubi di acqua, ci rendiamo conto che sono stati fatti dei passi da gigante nella ricerca di metodologie che ci aiutano ad usufruire al meglio delle risorse utili per le esigenze di produzione.

Inoltre, circa il 90% dell’acqua impiegata nel processo è di riciclo. Ciò significa che si è riusciti ulteriormente a ottimizzare questa risorsa per evitare gli sprechi. L’affermazione, pertanto che la produzione di carta spreca acqua non è corretta.

La carta è un settore energivoro e dovrebbe essere limitata per risparmiare energia.

La produzione della carta consuma energia così come tutte le attività produttive. Secondo i dati riportati Comieco ogni cittadino consuma circa 200Kg di carta all’anno. Per sostenere tale produzione occorrono 500kWh di elettricità, che corrisponde al consumo annuale di una 60w sempre accesa.

Un’ottimizzazione della produzione della carta si è ottenuta proprio dalla possibilità di usufruire delle energie rinnovabili, che consentono di recuperare energia dal sole e dal vento. E da qui passiamo al prossimo falso mito.

Il processo di produzione della carta è inquinante

L’industria della carta rappresenta un esempio virtuoso per quanto riguarda la costruzione di una filiera alimentata da energia rinnovabile e che si serve di tecnologie pulite.

In particolare, molti prodotti italiani sono insigniti della certificazione Ecolabel che ne attesta l’eccellenza ecologica.

La carta ha un forte impatto ambientale in termini di emissioni di anidride carbonica.

La carta non è responsabile della produzione di emissioni dannose per l’ambiente e l’uomo.

Come abbiamo svelato nel punto precedente, la filiera, servendosi di tecnologie rinnovabili e pulite, ha un minor impatto per quanto riguarda l’inquinamento di acqua, aria e suolo.

Inoltre, sembrerà assurdo, ma leggere un libro o un quotidiano online produce più anidride carbonica rispetto alla lettura del quotidiano che compriamo ogni giorno.

Tutta la carta dovrebbe essere prodotta con materia prima riciclata. 

La carta è uno dei materiali più riciclati e che di conseguenza viene riconvertita in nuova materia prima.

Tuttavia, esistono alcune tipologie di carta che devono contraddistinguersi per determinate caratteristiche che possiamo ottenere solo attraverso l’uso di fibra vergine.

Inoltre, anche la carta composta prevalentemente da carta riciclata richiede, seppure in basse proporzioni di una percentuale di fibra vergine.

La carta è un materiale superato

Questo non è vero: ci sono alcune cose che non possono essere effettuate se non attraverso l’utilizzo della carta. Nel dettaglio non si può imparare a leggere a scrivere se non attraverso l’uso della carta.

Inoltre, per i bambini, attraverso l’utilizzo della carta e del cartoncino per la creazione di lavoretti è possibile sviluppare la manualità e migliorare la mobilità fine.  Sarebbe difficile trovare un materiale più versatile e flessibile della carta anche per le creazioni di piccoli artisti.

Essendo un prodotto naturale e con un ciclo di vita circolare è anche perfetta per l’utilizzo a contatto con alimenti, per l’igiene e per molto altro ancora. In tal senso, per tutte le ragioni finora elencate la carta resiste ancora oggi come materiale d’eccellenza per la creazione di diversi prodotti e per la realizzazione di packaging personalizzato in cartone ondulato.

La carta è il cartone sono davvero uno strumento prezioso: non lasciarti influenzare da falsi miti e da informazioni errate. In particolar modo,  non sono vere le dicerie sulla sostenibilità degli imballaggi in carta e cartone, che rappresentano da sempre una scelta riciclabile e sostenibile per l’ambiente.